Savona si candida a Capitale
Italiana della Cultura 2027. Il logo e il tema, "Nuove rotte per
la cultura", sono stati presentati ufficialmente questa mattina
in Comune dall'amministrazione guidata dal sindaco Marco Russo
insieme al coordinatore della candidatura Paolo Verri. Il tema è
frutto di un lungo lavoro iniziato un anno fa, dopo il lancio
del progetto: 72 gli incontri totali e 800 le persone coinvolte
solo negli ultimi due mesi. Le "nuove rotte" sono quelle che
partono e arrivano dalla Liguria e da Savona in particolare -
porto da oltre 4.000 anni, al centro di una rete di scambi da
ogni parte del mondo - con relazioni consolidate con città e
nazioni di tutto il Mediterraneo. Il luogo simbolo, deputato
alla produzione di contenuti, sarà Palazzo Della Rovere, che
grazie ai fondi del PNRR "entro il 2027 - annuncia il Comune -
sarà il nuovo Guggenheim del nord-ovest"; ma il progetto
valorizzerà anche gli altri grandi monumenti culturali a partire
dal Priamar, l'opera fortificata più imponente della Liguria. Il
logo parte dalla storia per raccontare il cambio di rotta: la
"O" di Savona si frammenta per generare movimento visivo
simulando un countdown. Da oggi sono inoltre attivi i nuovi
canali social dedicati: il nome dei vari canali sarà Savona 2027
e l'hashtag #savona2027. "Questo progetto - spiega Russo - tiene
insieme perfettamente due obiettivi fondamentali della
candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura. Da un
lato fornisce un grande contributo alla ridefinizione della
nostra identità, rispondendo all'obiettivo di completare
finalmente il percorso di transizione dalla città industriale
del Novecento alla città del futuro; dall'altro lato questo
progetto colloca Savona in uno scenario internazionale, le
restituisce la giusta e necessaria ambizione".
"Una candidatura quantomai opportuna - aggiunge il
governatore Giovanni Toti - tifiamo per Savona e siamo a
disposizione per elaborare un progetto culturalmente valido. Con
la cultura si fa turismo, business, accoglienza, ristorazione,
valorizzazione di tutto un territorio". "Non ci candidiamo per
quello che già abbiamo - precisa Paolo Verri, coordinatore della
candidatura - ma per quello che ancora non abbiamo e che
vogliamo costruire. Ci sono molte nuove sfide da affrontare e
una nuova visione culturale ne è alla base. Da Savona partiranno
rotte che toccheranno tutta Italia, il Mediterraneo, ma anche
molte altre nazioni del pianeta. Perché solo la cultura davvero
ci può ri-unire". A dicembre Savona saprò se sarà tra le 10
candidate finaliste: la vincitrice verrà annunciata nella
primavera del 2025.
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