Sanremo 2024 "è stato affascinante:
c'era una pluralità di generi musicali e di stili, una grande
capacità di racconto straordinario realizzato da Amadeus, dagli
autori e da coloro che hanno messo in piedi la macchina, in
grado di mettere insieme generazioni diverse". A ribadirlo è il
direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, nel suo
intervento a Ping Pong su Radio1. Il festival ha dimostrato
anche la capacità di allargare la fruizione "a tutte le
piattaforme: oggi qualsiasi prodotto tv deve essere pensato in
maniera crossmediale". Alla domanda sulla possibilità che
Amadeus torni alla guida del festival, "non lo so, si vedrà",
risponde il dg. "Amadeus ha più volte dichiarato che non intende
continuare e del resto dopo 5 anni sarebbe molto stressante.
Molto spesso, però, ci si dimentica di ringraziare l'azienda, al
di là del merito di artisti come Amadeus e Fiorello: solo un
broadcaster come la Rai può realizzare cinque giorni di show di
quel livello, con quegli ascolti. Probabilmente - sottolinea
ancora Rossi - nessun brodcaster pubblico e privato europeo
sarebbe in grado di farlo".
Sui risultati inferiori alle aspettative per alcune novità
introdotte in palinsesto dice:
"Sono tante le cose su cui si poteva fare meglio: facendo le
cose si sbaglia. L'impatto che abbiamo immaginato per il modello
organizzativo per generi è stato riaumentare i processi di
sperimentazione: la tv lineare si fonda sull'abitudine dello
spettatore di fruire dei contenuti, e questa abitudine va
fidelizzata nel tempo. In genere i format nuovi hanno bisogno di
un tempo medio-lungo per potersi affermare, per consolidare il
loro brand. Nel momento in cui si decide di sperimentare, i
rischi di oscillazione negli ascolti sono evidenti". "C'è poi
un'altra considerazione molto importante: oggi - riflette il dg
- assistiamo a un abbassamento della platea sulla tv di
palinsesto e a un aumento della fruizione dei contenuti su vod,
su piattaforma: quel tipo di misurazione non rientra nello
share".
Infine sull'arrivo del grandi player ha creato un processo di
frantumazione e quasi di aggressione sul mercato audiovisivo
dice: "i brodcaster tradizionali hanno un po' sofferto per
questo arrivo. Ma la Rai resta il player che più di ogni altro
investe nel settore: anzi, se non ci fosse la Rai l'intera
industria dell'audiovisivo nazionale verrebbe meno".
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