Dopo la preghiera per la pace e
l'invito a ritrovare "l'autentico spirito del Natale"
pronunciato durante la messa di mezzanotte, l'arcivescovo di
Genova Marco Tasca ha riproposto oggi gli stessi temi salutando
le persone che hanno affollato la basilica della santissima
Annunziata a Genova per il tradizionale pranzo di Natale
allestito dalla Comunità di Sant'Egidio che oggi, grazie a 580
nuovi volontari al lavoro con il migliaio di volontari della
Comunità, hanno messo a tavola nei diversi siti scelti per
l'iniziativa, carceri comprese, 9 mila persone, Tra queste,
molti homeless, anziani soli, rifugiati, migranti.
A portare il saluto della città di Genova il sindaco Marco
Bucci, che ha voluto sottolineare il carattere accogliente della
città, "dove tutti possono trovare speranza e certezza di un
futuro migliore. Siamo qui pronti a lavorare - ha detto Bucci -
per costruire una grande città internazionale. Dobbiamo tirarci
su le maniche perché questa diventi realtà, un 2024 migliore, e,
a cominciare da oggi, diventare sempre più amici in una città
ancora più accogliente".
"Dobbiamo dare al Natale quel significato di festa che dona
speranza - ha detto Andrea Chiappori, responsabile per la
Liguria della Comunità di Sant'Egidio - In un mondo così
difficile dove vivere è gravoso il Natale ci dà questa speranza.
E' necessario imparare a guardare avanti per noi e per quegli
angoli del mondo dove c'è guerra, povertà e malattia".
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