Il sindaco di Lerici (La Spezia) Leonardo Paoletti e il suo vice Marco Russo sono stati condannati a dieci mesi di carcere ciascuno per non essere intervenuti nonostante fossero a conoscenza della pericolosità del cancello che il 27 aprile 2019 travolse e uccise la piccola Bianca Tonelli, una bimba di appena 3 anni che si trovava con il nonno nel parco giochi del frazione Pugliola. A darne notizia è l'edizione spezzina del Secolo XIX.
I due erano accusati di omicidio colposo, così come il titolare della ditta che installò il cancello, Davide Paolini, la dirigente comunale del servizio lavori pubblici Valentina Gatti e l'operatore scolastico dell'istituto di Pugliola Pilade Bernardini.
Sindaco e vicesindaco sono stati giudicati con rito abbreviato, che consente in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena. Gli altri tre imputati invece sono stati rinviati a giudizio dal giudice Fabrizio Garofalo e il processo a loro carico inizierà il 6 aprile.
“Una sentenza difficile da commentare. Ero certo di un'assoluzione, ma incredibilmente è arrivata una condanna per una classica responsabilità oggettiva inerente il mio ruolo. Faremo appello. Confido nella corte di appello di Genova, di qualità sotto il profilo del diritto”. Così il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, commenta la condanna a 10 mesi, con sospensione della pena, in primo grado ricevuta nel processo per la morte di Bianca Tonelli, la bimba di tre anni che fu mortalmente ferita dal crollo di un cancello di ferro all'interno del parco giochi della frazione di Pugliola nell'aprile del 2019. Il primo cittadino aveva chiesto il rito abbreviato insieme al vicesindaco Marco Russo, anch'egli accusato di omicidio colposo e condannato in primo grado alla medesima pena.
Durante il processo la procura, che aveva chiesto 2 anni, ha sostenuto la tesi che il primo cittadino dovesse essere a conoscenza delle condizioni del cancello e ne avrebbe dovuto disporre la rimozione o la messa in sicurezza. “Io sento la coscienza pulita e mi confortano i tanti concittadini che mi hanno voluto dimostrare stima in queste ore – dice Paoletti -. Il fatto in sé è certamente pesantissimo e tutta quanta la comunità lericina lo vive in maniera dolorosa. Continuiamo a chiederci come sia potuto succedere. Però non comprendo come io, da sindaco, potessi occuparmi di un cancello. Non perché sia aspetto da poco, ma perché non avrei le conoscenze per sapere come si metta in sicurezza un manufatto del genere".
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