Legittimo il piano del commercio di
Ventimiglia che prevede per determinate zone l'incompatibilità
dell'attività di somministrazione di cibi precotti e surgelati,
quindi il Comune poteva chiudere un kebab con questa
motivazione, visto che le norme sono finalizzate a promuovere
l'attività di artigianato tipico e di commercio di prodotti
locali, senza che queste siano in contrasto con le norme
eurocomunitarie. Per queste ragioni il Tar della Liguria ha
bocciato il ricorso di un imprenditore che chiedeva di annullare
gli atti con cui cui l'Ufficio commercio e polizia
amministrativa del Comune di Ventimiglia aveva disposto la
chiusura dell'esercizio commerciale in quanto aperto in assenza
di autorizzazione. In occasione di un sopralluogo nel locale, la
Polizia municipale aveva trovato in frigoriferi e congelatori
"numerosi prodotti congelati, tra cui forme di kebab oltre che
ali di pollo, patatine, anelli di cipolla, crocchette di pollo e
formaggio, pane al sesamo, polpette di verdura, bastoncini di
mozzarella", verbalizzando "un'attività espressamente vietata
dal regolamento comunale".
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