"Devi fare le prediche + brevi (max 10 minuti), non mezz'ora!!! E parlare del Signore, non delle barzellette. Capito?". E' questo il contenuto di un biglietto anonimo, recapitato il primo dell'anno (ma la notizia trapela solo ora) a Umberto Toffani, parroco di Santo Stefano al mare, in provincia di Imperia. "Sarà stato qualcuno che ha bevuto troppo, di ritorno dal veglione. L'ho trovato sul tappeto all'ingresso del mio studio, sul lungomare", racconta il sacerdote.
Ma perché mai ignoti potrebbero rimproverare a un parroco di raccontare barzellette? "Evidentemente, perché per semplificare concetti piuttosto profondi, evitando di utilizzare un linguaggio troppo poetico, uso delle similitudini, anche sotto forma di storielle. Ad ascoltare la messa ci sono pure bambini e persone molto anziane". Don Umberto, tra l'altro, sempre pronto alla battuta è dotato di grande ironia. "Sarà sicuramente qualcuno che ha ascoltato il monito del Papa sulle prediche, che non devono durare più di dieci minuti. Sarà una goliardata", dice il parroco, 80 anni e 55 di sacerdozio, che condanna il gesto della lettera anonima
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