Poter sfiorare il volto di
Cristoforo Colombo, sentire la trama della tela, l'intensità
delle pennellate, la "craquelure" provocata dal tempo,
permettendo anche alle persone ipovedenti o non vedenti di poter
apprezzare il ritratto firmato dal Ghirlandaio, custodito al
Galata Museo del Mare, che si è affermato nel tempo come il vero
'volto' del grande navigatore. Nella sala al piano terra del
Museo genovese dedicata a Cristoforo Colombo, è stata, infatti,
installata la traduzione tattile del ritratto, con un progetto
che permette di 'toccare' l'opera per far conoscere i lineamenti
del volto di Colombo alle persone con disabilità visive ma che è
rivolto comunque a tutti i visitatori che potranno leggere il
dipinto da un punto di vista inedito, con dettagli e
particolarità che ne arricchiscono la fruizione. Un ulteriore
passaggio verso quel "museo inclusivo" che dal 2004 caratterizza
l'attività del Galata e che segnalata tra le iniziative della IX
edizione della Biennale #Arteinsieme - cultura e culture senza
barriere", promossa dal Museo Tattile Omero - Tactus.
"Aver scelto il ritratto di Cristoforo Colombo per questa
traduzione tattile conclude l'Assessore regionale alla Cultura,
Ilaria Cavo - significa far passare il messaggio che sapere
attuare una cultura che include significa sapere guardare
lontano, avere visione, e oggi è di questo che abbiamo bisogno".
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