"Quello lanciato dal Ministero e
dall'Istituto superiore di Sanità (ISS) è un importante warning
di pericolo che abbiamo naturalmente preso in considerazione e
che scaturisce dalla proiezione della curva dei contagi
inLiguria", dice Angelo Gratarola coordinatore del Diar
emergenza -urgenza della Liguria. Ma il professore sottolinea
che "la potenzialità delle terapie intensive in Liguria è di 250
posti letto, attivabili in modo proporzionale all'evoluzione
della curva epidemica. Attualmente nonostante un'importante
circolazione virale nel territorio e un discreto numero di
ricoveri ospedalieri, il numero di pazienti che necessitano di
cure intensive si attesta da settimane tra i 20-30 pazienti,
nonostante due importanti cluster, quello di Spezia in fase di
esaurimento e quello attiva nell'area metropolitana genovese".
"Ad oggi, rispetto al mese di marzo-aprile, dove i posti
letto di alta intensità hanno raggiunto i limiti della
saturazione, assistiamo a un comportamento epidemico che insiste
maggiormente nelle aree a media e bassa complessità. Ciò,
comunque, evidenzia la necessità di disporre di una elevata
numerosità di letti ospedalieri a media complessità e posti
letti territoriali al fine di completare la fase clinica dopo la
dimissione ospedaliera, terminata la fase acuta", conclude
Gratarola.
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