Imbrattamento della porta della sede
di Lealtà Azione e accensioni pericolose. Questi i reati con cui
la digos ha denunciato nove antifascisti genovesi, di età
compresa tra i 30 e i 60 anni, che hanno partecipato alla
protesta del 28 ottobre scorso convocata dall'assemblea
antifascista contro l'apertura della sede in via Serra. In
quell'occasione la porta della sede e il lucchetto vennero
incollate. Dietro una cortina di fumogeni sulla porta del
magazzino e sui muri erano state fatte anche alcune scritte.
La manifestazione del 28 ottobre era stata la terza nel giro
di un mese ad avere come obiettivo la sede del movimento di
estrema destra, un magazzino preso in affitto dai Padri Scolopi
dove raccogliere le derrate alimentari destinate a famiglie
italiane. Nel corso della prima manifestazione del 7 ottobre, la
sede era stata simbolicamente murata con mattoni e calce. Una
settimana dopo il secondo presidio con i manifestanti che
disegnarono una gigantesca scritta antifascista sull'asfalto.
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