Rogatoria per consegnare l'avviso di
conclusione delle indagini al cardinale Domenico Calcagno, 74
anni. L'ex vescovo di Savona era coinvolto nell'inchiesta su
alcuni investimenti immobiliari nel savonese per i quali aveva
ricevuto un avviso di garanzia della procura della città per
malversazione ai danni dello Stato. Calcagno oggi è residente in
Città del Vaticano, dove attualmente ricopre il ruolo di
presidente dell'amministrazione del patrimonio della Santa Sede
(Apsa), l'ente che gestisce l'intero patrimonio immobiliare. Per
questa ragione è stata necessaria una rogatoria internazionale
per consegnargli gli atti dell'inchiesta. La procura di Savona
gli contesta di aver avallato almeno quattro operazioni
immobiliari che, secondo l'accusa, avrebbero portato le casse
dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero a
accumulare un debito elevato tra finanziamenti chiesti alle
banche e partecipazioni in società. Accuse di fronte alle quali
Calcagno si è sempre dichiarato estraneo.
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