Il sostituto procuratore di Genova
Gabriella Dotto ha aperto un fascicolo d'indagine a carico di
ignoti con l'ipotesi di incendio boschivo doloso per i roghi che
sono divampati stanotte sulle colline alle spalle di Genova.
Secondo gli agenti della guardia forestale di Genova, dietro
agli incendi ci potrebbe essere la mano di un solo piromane. Il
sospetto nasce dall'orario in cui sono divampate le fiamme: alle
23 e a distanza di solo poche decine di minuti l'uno dall'altro
in una sera in cui spirava un forte vento di tramontana. Un
tempo, secondo i Forestali, sufficiente per andare dalla
Valbisagno, dove sono bruciati i boschi di Davagna, alle alture
del monte Fasce, alle spalle del levante di Genova, dove le
fiamme sono ormai sotto controllo. Le indagini degli agenti
della guardia forestale partono dall'esame delle immagini delle
telecamere che sorvegliano le strade di Davagna e quelle delle
arterie che conducono al monte Fasce. Il comandante della
Forestale della Liguria Paola Tomassone ha affermato che "si
tratta di incendi sicuramente dolosi". Il rogo di Davagna è
stato quasi spento del tutto. Quello che va dal Monte Fasce al
monte Cordona, inizialmente lungo 3 chilometri, rimane attivo
per 400 metri nella parte centrale. anche se le fiamme non hanno
distrutto abitazioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA