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Impressionisti e Picasso, 52 capolavori da Detroit a Genova

In viaggio

Impressionisti e Picasso, 52 capolavori da Detroit a Genova

Ambasciatore Usa presenta la selezione dal 25/9 a Palazzo Ducale

ROMA, 21 settembre 2015, 18:13

Redazione ANSA

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Dagli Impressionisti a Picasso - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dagli Impressionisti a Picasso - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dagli Impressionisti a Picasso - RIPRODUZIONE RISERVATA

Con una preziosa selezione di 52 capolavori dei maestri impressionisti, post-impressionisti, fino alle avanguardie e in particolare a Picasso, il Detroit Institute of Art arriva per la prima volta in Europa per la grande mostra allestita dal 25 settembre al 10 aprile negli spazi di Palazzo Ducale, a Genova. Dipinti di Monet, Van Gogh, Gauguin, Cezanne, Renoir, Degas, Picasso, Modigliani, Matisse, Kandinsky racconteranno non solo l'impatto rivoluzionario dei movimenti artistici sorti nel vecchio continente tra XIX e XX secolo, ma anche la passione collezionistica americana che per prima ne comprese l'enorme valore.
    Presentata oggi alla stampa dall'Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia John Phillips, 'Dagli Impressionisti a Picasso.
    I capolavori del Detroit Institute of Arts' è "un evento eccezionale", destinato a far conoscere i tesori di un'istituzione fondata nel 1885, che conta un centinaio di gallerie e richiama oltre 600.000 visitatori. "Il gioiello culturale di Detroit", ha aggiunto Phillips, sottolineando la sua soddisfazione che il debutto europeo del museo, tra i più importanti degli Usa, si svolga proprio in Italia. "Amo molto l'Impressionismo e non vedo l'ora di partecipare all'inaugurazione", ha detto l'Ambasciatore, che si è dichiarato felice della collaborazione che ha permesso l'allestimento a Palazzo Ducale. Del resto, Genova "ha colto questa grande occasione", ha aggiunto il sindaco Marco Doria, per "riflettere su vari temi", primo fra tutti la sua "trasformazione a 360 gradi in città di arte, storia, cultura". Che in definitiva costituiscono "il ponte tra popoli e culture", i veri elementi che possono unire.
    Ecco quindi che a Palazzo Ducale sfileranno, uno affiancato all'altro, gli oltre 50 "capolavori assoluti del museo, cuore della collezione modernista di Detroit", che, ha spiegato il direttore (e curatore della mostra con Stefano Zuffi) Salvador Sarlort-Pons, vanta sale strepitose dedicate a Cezanne o a Picasso. Il primo Matisse acquistato negli Stati Uniti, ha detto, è stato infatti a Detroit e per l'Espressionismo tedesco, quando i suoi rappresentanti erano considerati dei degenerati, è stata la stessa cosa.
    Una mostra molto ricca, dunque, con opere capitali come l'Autoritratto del 1887 di Van Gogh e quello del 1893 di Gauguin, le 'Bagnanti' o 'La montagna Sainte-Victoire' (una delle ultime versioni) di Cezanne, 'Mademoiselle Malot' di Degas, 'Il Caffè' e 'I papaveri' di Matisse, alcuni ritratti di Modigliani, la 'testa di Arlecchino, 'Donna in poltrona', 'Donna seduta', 'Ragazza che legge' di Pablo Picasso. Al genio catalano sarà dedicata un'intera sezione per ripercorrerne tutte le fasi creative partendo dal periodo blu, ancora legato alle lezioni accademiche, per approdare agli esordi della scomposizione cubista, fino al ritorno al classicismo e quindi al clima stilistico di Guernica.
   

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