Il fatto è avvenuto mercoledì scorso,
a Torre Alfina, frazione di Acquapendente, in provincia di
Viterbo.
Due uomini originari di Napoli, di cui uno minorenne, sono stati
bloccati dagli agenti della squadra mobile di Viterbo, mentre
stavano tentando di scappare con 15.000 euro in contanti, frutto
di una truffa ad una coppia di anziani del posto. Il personale
della mobile, si trovava in zona perché, da una precedente
attività investigativa risultava che, in zona potessero essere
perpetrati tentativi di truffe agli anziani.
In tarda mattinata gli agenti hanno notato una macchina
sospetta passare in una zona isolata.
Quando i poliziotti hanno fermato il veicolo per un controllo,
hanno visto il passeggero buttare dal finestrino un piccolo
borsello che, ispezionato è risultato contenere 15mila euro in
contanti.
Simultaneamente un'altra macchina della polizia ha percorso la
strada da cui proveniva la vettura fermata, venendo a conoscenza
che, poco distante, era appena stata consumata una truffa ai
danni di due anziani coniugi. In questo caso, i due, erano stati
contattati telefonicamente da un individuo che, spacciandosi per
un maresciallo dei Carabinieri li aveva aveva convinti a farsi
consegnare il denaro, dicendogli che il figlio aveva procurato
un incidente coinvolgendo una donna con un bambino piccolo che,
a seguito del sinistro, versava in gravi condizioni.
Quindi per evitare una denuncia nei confronti del figlio,
avrebbero dovuto consegnare tutti i loro risparmi ad una persona
che, sarebbe passata a prenderli. I due fermati, sono stati
condotti negli uffici della questura di Viterbo.
Per il maggiorenne è scattato l'arresto per il reato di
truffa aggravata e posto a disposizione della Procura della
Repubblica presso Viterbo, mentre il minorenne è stato
sottoposto alla misura dell'accompagnamento a seguito di
flagranza con affidamento alla madre arrivata nel frattempo da
Napoli. Il denaro è stato restituito alla coppia di anziani.
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