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Morto in casa, arrestata moglie presunta mandante dell'omicidio

Morto in casa, arrestata moglie presunta mandante dell'omicidio

Avrebbe ingaggiato killer per 'vendicarsi' di anni di violenze

ROMA, 27 luglio 2023, 12:47

Redazione ANSA

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Avrebbe fatto arrivare il fratello ed un amico dall'Albania per uccidere il marito e vendicarsi così di anni di maltrattamenti e violenze. Per questo è stata arrestata con l'accusa di essere stata la mandante dell'omicidio di Petrit Caka, il 49enne albanese trovato morto in casa lo scorso 13 dicembre a Rocca Priora, piccolo centro dei Castelli Romani. Il gip del Tribunale di Velletri, infatti, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone, tutte albanesi: la moglie della vittima, il fratello, il complice e un altro ragazzo che si sarebbe occupato del rientro dei killer in Albania una volta compiuto l'omicidio.
    Secondo quanto ricostruito dalle indagini, condotte dal nucleo investigativo del gruppo di Frascati e coordinate dalla Procura di Velletri, la donna - dopo anni di violenze e maltrattamenti - avrebbe deciso lo scorso dicembre di chiamare il fratello che, assieme ad un complice, sarebbe arrivato poi a Fiumicino dall'Albania. Tre giorni dopo, il 13 dicembre, i due avrebbero inscenato la rapina in casa di Caka, degenerata poi con l'omicidio dell'uomo con coltellate sul collo e sul corpo. I due sarebbero poi riusciti a rientrare in Albania grazie al supporto logistico di un altro connazionale.
    Sin dal principio le indagini erano state indirizzate sull'omicidio, fatto poi confermato dagli accertamenti successivi. I carabinieri infatti sono riusciti a ricostruire i movimenti degli indagati nei giorni antecedenti e successivi all'omicidio, grazie all'acquisizione di numerosi video delle telecamere, la cui analisi ha permesso di individuare anche il veicolo utilizzato e i tragitti percorsi. Il prosieguo delle indagini ha poi consentito di cristallizzare il ruolo dei singoli indagati, culminando con l'ordinanza di custodia cautelare emessa oggi. La moglie e due dei tre albanesi sono stati fermati in Italia, mentre il fratello della presunta mandante dell'omicidio è ricercato con un mandato di arresto europeo sia in Italia che in Albania.
   

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