"Siamo arrabbiati, inferociti. Una
gara che era in bilico, in equilibrio, è stata decisa da un
rigore concesso per una chiara simulazione di Immobile. Il
rigore non esiste nei canoni, nei regolamenti. Ci dispiace che
tra arbitro in campo e Var non si sia riusciti a correggere
l'errore". Il dirigente dell'Udinese Pierpaolo Marino,
intervistato da Dazn, è furioso nel dopopartita per l'errore
dell'arbitro Pairetto che, a suo dire, avrebbe determinato la
sconfitta dei suoi contro la Lazio.
"E' una simulazione chiara di Immobile - dice ancora Marino -,
che nel tuffarsi va a trovare un contatto che avviene quando il
giocatore si sta tuffando". Poi il dirigente bianconero racconta
anche cosa, sempre secondo lui, è successo durante l'intervallo:
"Gli staff che credono di poter dire una parola più degli altri
si rivolgono al direttore di gare, il quale dovrebbe espellerli
ma restano in panchina. Nel secondo tempo la direzione arbitrale
è andata a senso unico arrivando al rigore che la decide a
nostro danno. Questa cosa non mi è piaciuta, ma credo che alla
fine l'abbia condizionato, tanto che nel secondo tempo
nell'equilibrio dei mezzi falli si è deciso sempre a favore
della Lazio". "Questo ha generato dei fischi clamorosi del
nostro pubblico che di solito non si sentono mai - conclude
Marino -. Io oggi dico che la direzione arbitrale non ci è
piaciuta e ci auguriamo che questo non succeda più a noi o ad
altri perché in tempi di Var non è ammissibile".
Di "rigore inesistente" e di "simulazione" ha parlato, sempre
dai microdoni di Dazn, anche l'allenatore dell'Udinese, Andrea
Sottil.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA