Il caso degli scontrini "contro
Marino è stato una violenta campagna di fango del M5S contro
l'allora sindaco per i suoi guai giudiziari", secondo Matteo
Renzi. "Le dimissioni di 26 consiglieri del Pd e il decadimento
del sindaco non avevano niente a che fare coi problemi
giudiziari o con gli scontrini - scrive nell'Enews l'allora
premier -. Nel 2015 la scelta del Pd romano fu totalmente figlia
di valutazioni amministrative legate al governo di Roma. Il Pd
romano prese una decisione politica".
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