Forte preoccupazione nel Centro di
Riferimento Alcologico della Regione Lazio (Crarl) che teme per
il "depotenziamento in atto" legato al taglio dei fondi. Una
situazione che rischia di avere "un pesantissimo aggravio in
termini di salute per i pazienti, e di lavoro per le altre
strutture regionali che si troveranno costrette ad assistere
pazienti dovendo sopperire all'assenza di centri specialistici".
A denunciarlo in una nota è Mauro Ceccanti, responsabile del
Crarl. Ieri si è svolto un incontro promosso dal Centro. Oltre
300 i presenti tra operatori, pazienti e loro familiari. Erano
stati invitati rappresentanti della Regione a partire dal
governatore Nicola Zingaretti. "Nota stonata - dice Ceccanti -
la completa assenza delle istituzioni", sebbene il tema, legato
a "una malattia con pesanti ripercussioni sulla sfera sociale
oltre che sanitaria" sia di quelli che "coinvolge a 360 gradi i
compiti di una amministrazione regionale". A rischio anche il
posto di 30 precari tra medici, psicologi e operatori.
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