(ANSA) - ROMA, 6 MAR -E' iniziata nell'aula Bunker di Rebibbia
la prima udienza del processo di secondo grado al Mondo di
mezzo, procedimento a carico di 43 imputati per 19 dei quali la
Procura di Roma contesta l'associazione di stampo mafioso,
accusa non riconosciuta nel processo di primo grado. In apertura
di udienza ha preso la parola il difensore di Massimo Carminati,
Giosuè Naso che ha definito il procedimento come "un processetto
mediaticamente costruito per condizionare i giudici anche con le
inchieste del giornalista Lirio Abbate, che io ho ribattezzato
Delirio Abbate. Si processano le persone - ha aggiunto il
penalista - per quello che fanno e non per quello che si assume
abbiano fatto". La difesa di Carminati, così come quella di
Salvatore Buzzi (ras delle cooperative romane), ha presentato
un'eccezione alla Corte per chiedere la presenza in aula dei
loro assistiti nel corso delle udienze.
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