Un gruppo di detenuti del carcere di Gorizia ha organizzato una rivolta appiccando il fuoco ai materassi all'interno delle loro celle. Una decina di persone, tra gli stessi detenuti e agenti della Polizia penitenziaria sono stati portati in ospedale per intossicazione da fumo.
Nessuno di loro è in gravi condizioni. La protesta è avvenuta la notte scorsa poco prima delle tre.
Gli agenti della Polizia penitenziaria, accortisi dell'incendio, hanno immediatamente chiamato i vigili del fuoco del comando locale che sono intervenuti con gli estintori in pochi minuti. Tuttavia, in un'ala della casa circondariale si è addensato un fumo acre che ha provocato alcuni malori tra le persone presenti. La Centrale Operativa della Sores Friuli Venezia Giulia ha dunque inviato sul posto numerose ambulanze con sanitari che hanno trasferito in ospedale una decina di persone, tra agenti e detenuti. E' confermata la notizia che nessuno di questi è in gravi condizioni e che sono stati presi in carico dai medici del Pronto soccorso degli ospedali di Gorizia e di Monfalcone (Gorizia) per accertamenti per eventuali intossicazioni da fumo. I vigili del fuoco, dopo aver definitivamente spento le fiamme, hanno verificato che il livello di monossido nell'aria non fosse alto, scongiurando così eventuali conseguenze per le altre persone presenti nel carcere. La situazione nel corso della notte è andata progressivamente normalizzandosi e la rivolta è rientrata dopo poco tempo. Sul posto sono accorsi anche uomini di altre forze dell'ordine in rinforzo alla Polizia penitenziaria.
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