"E' pericoloso" che le libertà che
valgono per tutti gli individui in Italia non valgano per i
migranti, "perché si creano delle sacche di risentimento, di
marginalità che sono difficili da far vivere con la vita sociale
di tutti noi. Ma poi l'Italia deve scegliere: deve avere una
politica della migrazione. Non è possibile però fare entrare le
persone e poi trattarle in modo ignobile mettendole in strutture
para carcerarie senza una prospettiva di trasferimento
progressivo a degli stati giuridici che poi gli permettano la
cittadinanza". Lo ha sottolineato il presidente emerito della
Corte costituzionale Ugo De Siervo, a margine della tavola
rotonda "Democrazia e costituzione" promossa dall'Unione
giuristi cattolici italiani, oggi a Trieste, in occasione della
50/a Settimana sociale dei cattolici.
In generale, ha proseguito, "Le centinaia di migliaia di
persone che vivono nella marginalità senza tutele di lavoro,
senza tutele di sociali adeguate, sono significative di una
società la quale sta davvero abbandonando i valori
costituzionali".
In primis "i cattolici si devono porre questo problema - ha
auspicato - questi fenomeni complessi devono essere affrontati
seriamente e non possono essere affrontati strascicando vecchie
legislazioni o prassi amministrative, occorre che il Paese
adotti una legislazione sulle migrazioni che sia degna di questo
nome".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA