In occasione delle prossime elezioni
europee di domani e domenica il Comune di Udine ha deciso di
mettere fine alla divisione tra maschi e femmine per le file ai
seggi elettorali. Una scelta con cui Udine si allinea con altre
città italiane, come Padova e Milano. Il provvedimento è stato
annunciato dall'assessora ai Servizi demografici Arianna
Facchini.
"La scelta - si legge in una nota del Comune - rappresenta un
impegno concreto dell'amministrazione per garantire il rispetto
e la parità di trattamento per tutti i cittadini. La
suddivisione delle file è una prassi in molti comuni, ma non
trova alcun obbligo di legge, seppur per normativa le liste
degli elettori e delle elettrici siano formate con distinzione
in base al sesso anagrafico". Attraverso una lettera ai
presidenti dei seggi, l'assessorato ha richiesto che non vengano
più suddivise le file degli elettori in base al genere, "nella
tutela della privacy di tutte le persone rispetto al sesso
anagrafico indicato nei documenti". Il provvedimento, precisa il
Comune, "mira a creare un ambiente di voto più inclusivo e
rispettoso, eliminando una pratica che potrebbe risultare
discriminatoria e lesiva della dignità delle persone".
La decisione del Comune si basa sulla considerazione della
campagna nazionale "Io sono, io voto", ma anche sulla
segnalazione di Rete Lenford al garante della privacy di gravi
violazioni della normativa sulla protezione dei dati personali
nelle procedure elettorali. "Ora la speranza è che i presidenti
dei seggi accolgano positivamente la nostra richiesta - afferma
Facchini -: è anacronistico che le liste elettorali siano ancora
suddivise fra uomo e donna, c'è il rischio di costringere le
persone trans e non binarie a possibili coming out forzati che
potrebbero spingere qualcuno a non recarsi a votare per il
disagio. Stiamo facendo il primo passo, speriamo che il
Parlamento cambi la normativa per garantire inclusione e
uguaglianza per ognuno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA