"Una parola speciale per mons.
Ettore Malnati che ha scelto di tornare nel suo paese di origine
(Bisuschio, Varese) e lì svolgere il suo nuovo servizio. A Lui
la gratitudine per tutto il bene svolto non solo nei 50 anni in
cui ha retto la comunità di Nostra Signora di Sion ma anche a
servizio della diocesi. Non mancheranno le occasioni per
testimoniargli la gratitudine". E' il messaggio con il quale
Enrico Trevisi,
Vescovo di Trieste, annuncia le dimissioni, dopo 50 anni di
sacerdozio, di mons. Malnati, punto di riferimento religioso,
culturale e sociale per l'intera città di Trieste. E' tra i
promotori e gli autori della Carta di Trieste per la
regolamentazione dell'intelligenza artificiale in vari settori
della società. Forte è stato il suo impegno in difesa dei più
deboli e dei posti di lavoro in occasione di cessioni o cambi di
proprietà di aziende, come nei casi della ex Ferriera di Servola
e della Wartsila di San Dorligo della Valle. Si è battuto di
recente per l'accoglienza nei confronti dei migranti e per la
chiusura del Silos; e sempre soprattutto per la pace, come nel
caso del conflitto in Medio Oriente.
L'annuncio delle dimissioni è contenuto in un lungo messaggio
alla comunità intitolato 'Tempo di avvicendamenti' in cui il
vescovo rende note nuove ordinazioni presbiterali, trasferimenti
e altri provvedimenti. Don Malnati si dedicherà alla
collaborazione pastorale nel decanato di Bisuschio (Varese).
Don Malnati, docente di teologia alla facoltà di Teologia di
Lugano e in varie scuole, è autore di numerose pubblicazioni,
articoli e libri, tutti di dottrina religiosa, l'ultimo dei
quali è stato pubblicato nel 2024, "Personaggi ed episodi della
Bibbia". E' stato segretario particolare di mons. Antonio Santin
dai primi anni 70; sempre a favore del dialogo e dell' incontro,
anche tra diverse confessioni religiose, nel 2021 ha ricevuto
dal sindaco Roberto Dipiazza la civica benemerenza della città
di Trieste.
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