Nell'ambito delle celebrazioni del
163/o anniversario dell'Esercito italiano oggi a Villa Necker a
Trieste, sede del Comando militare Esercito 'Friuli Venezia
Giulia', si è svolta la cerimonia dell'alzabandiera solenne con
la lettura dell'ordine del giorno del presidente della
Repubblica e del capo di Stato maggiore dell'Esercito.
Sabato e domenica prossimi, in piazza Unità d'Italia, sarà
presente uno stand promozionale di forza armata aperto al
pubblico dalle 10 alle 18.
"All'indomani dell'unificazione del Regno d'Italia - riporta
una nota che ripercorre il processo di fondazione dell'Esercito
- il ministro della Guerra del re d'Italia, Vittorio Emanuele
II, riconfigura l'Armata sarda nel primo Esercito italiano. Il
piccolo esercito regionale dell'ex-re di Sardegna non è più
sufficiente ad assolvere i complessi compiti che dovrà
affrontare a base nazionale. Le operazioni di unificazione di
tutte le forze militari disponibili nel Paese iniziano negli
ultimi mesi del 1859, concludendo una prima fase organizzativa
nel 1861.
Nella nota n. 76 del 4 maggio 1861 infatti il ministro Manfredo
Fanti 'rende noto a tutte la Autorità, Corpi ed Uffici militari
che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di
Esercito italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione
d'Armata sarda'. Da allora la forza armata ha operato
incessantemente, in Patria e all'estero, sia in tempo di pace
che di guerra, per assolvere i compiti istituzionali assegnati
dalla Carta costituzionale e dalle leggi dello Stato. I primi
anni di vita furono scanditi da una lunga operazione di
mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica nei
territori già appartenuti all'ex-regno delle Due Sicilie e dalla
sfortunata conclusione della Terza guerra d'indipendenza. Il 20
settembre 1870, il IV Corpo d'armata, agli ordini del generale
Raffaele Cadorna, entrò in Roma, dando all'Italia la sua nuova e
definitiva Capitale".
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