Assemblea, dibattito e momento
conviviale in corso nell'aula Baciocchi dell'Università di
Trieste, occupata ieri sera da un gruppo di studenti aderenti al
coordinamento 'Assemblea per la Palestina' dopo che era stata
negata la disponibilità dell'aula per un incontro con
l'attivista americana Stephanie Westbrook dal titolo 'Il diritto
di boicottare Israele'. In reazione al diniego - "l'ennesimo
atto di repressione e censura da parte dell'università", secondo
alcuni rappresentanti della protesta - gli studenti hanno scelto
di tenere ugualmente la conferenza e poi occupare l'aula dove
hanno passato la notte.
Uno striscione recante la scritta "governo sionista complice
del genocidio. Palestina libera" campeggia nell'aula occupata.
La protesta è collegata al fatto che lo spazio per l'incontro è
stato negato loro in quanto "secondo l'articolo 1 dello statuto
degli spazi dell'Università di Trieste non si può parlare di
politica sul suolo universitario, cosa che noi non troviamo
corretta perché proprio perchè in quanto studenti e studentesse
vogliamo portare un dibattito critico, proficuo e fertile negli
spazi che dovrebbero fornire un'ampliamento del sapere", hanno
affermato i rappresentanti del coordinamento 'Assemblea per la
Palestina'
L'occupazione, a quanto risulta al rettore di Trieste,
Roberto Di Lenarda, dovrebbe interrompersi questa sera. Se
l'aula sarà sgomberata, venerdì il rettore incontrerà gli
studenti. Venerdì è il primo momento utile per l'incontro sulla
base dell'agenda del rettore, impegnato oggi a Bologna per
l'inaugurazione dell'anno accademico e domani a Roma per
partecipare a una riunione della Conferenza dei rettori delle
Università italiane. Di Lenarda si era offerto di incontrare gli
studenti oggi stesso, rimandando il viaggio a Bologna ma gli
studenti avrebbero rifiutato, ritenendo il preavviso per
l'incontro insufficiente.
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