Prosegue l'inziativa iNest,
l'Ecosistema dell'innovazione del Nord Est, finanziato dal Pnrr
con un budget di 110 milioni di euro. La Scuola internazionale
superiore di studi avanzati di Trieste, leader di una delle aree
di ricerca di iNest, partecipa oggi a Vicenza, nella sede del
polo didattico universitario, al meeting iNe(s)t-working insieme
a 300 ricercatori e ricercatrici.
iNest progetta l'innovazione del Nord-Est da punti di vista
differenti - ricorda la Sissa - con unità di ricerca coordinate
dai 9 atenei triveneti: ambienti montani, salute e stili di
vita, manifattura smart e green, architettura per le città
sostenibili, ambienti di vita e di lavoro sostenibili, turismo,
cultura e industrie creative, agro-alimentare, ambienti marini e
fluviali, modelli digitali. Proprio quest'ultima è coordinata
dalla Sissa, il cui contributo alle attività di ricerca è
apportato dal gruppo mathLab del professor Gianluigi Rozza.
"Nel 2023 - aggiunge la Sissa - iNest ha consolidato le sue
attività, assumendo oltre 250 giovani ricercatrici e ricercatori
e creando una rete collaborativa nel territorio e tra le
persone. Qualità delle ricerche svolte, validità dei team e
delle collaborazioni attivate, il coinvolgimento di oltre 300
aziende nella presentazione di progetti innovativi per il
territorio testimoniano la forza dell'Ecosistema
dell'innovazione del Nord-Est".
"Il meeting di Vicenza - afferma il professor Franco Bonollo,
docente dell'Università di Padova e presidente del Consorzio
iNest - costituisce un'importantissima occasione per fare il
punto sulle attività di iNest, attraverso confronti tematici e
approfondimenti sugli scenari futuri che si aprono per il
Consorzio. È anche l'opportunità di dimostrare che gli atenei
del territorio sono in grado di formare una 'orchestra'
affiatata, motivata e mai vista prima".
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