"Un muro di silenzio e di oblio - un
misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave
superficialità - si formò intorno alle terribili sofferenze di
migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei
campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le
loro case, i loro averi, i loro ricordi, le loro speranze, le
terre dove avevano vissuto, di fronte alla minaccia
dell'imprigionamento se non dell'eliminazione fisica". Lo ha
detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante
la celebrazione del "Giorno del Ricordo", al Quirinal
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