"Dobbiamo aspettarci un aumento
della frequenza di questi eventi e della loro intensità. Le zone
costiere sono più colpite a causa dell'innalzamento del livello
del mare. Abbiamo visto quello che è successo a Trieste qualche
mese fa, eventi di questo tipo dobbiamo aspettare che diventino
sempre più pericolosi". Lo ha detto oggi il climatologo e premio
Nobel Filippo Giorgi, responsabile della sezione di Fisica della
terra dell'Ictp di Trieste, a margine dell'incontro promosso al
castello di Miramare, nell'ambito della rassegna Grandi incontri
a Miramare.
"Purtroppo il pianeta non sta benissimo - ha sottolineato - i
cambiamenti climatici e altri problemi ambientali stanno
peggiorando, e non si sta facendo abbastanza per affrontarli.
C'è solo da sperare che si cambi rotta, per implementare
politiche per fronteggiare questi cambiamenti". Secondo
l'esperto, inoltre "bisognerebbe fare quella che ormai viene
chiamata la transizione ecologica, in cui la cosa più importane
è la transizione energetica, che sta già avvenendo nei Paesi
industrializzanti, ed è importante che avvenga anche nei Paesi
emergenti, come Cina, India e Africa. Questi Paesi hanno diritto
al loro sviluppo ma questo si può ottenere anche nell'ambito di
un'economia verde, che oggi è del tutto competitiva con
un'economia fossile. Si tratta solo - ha concluso - di aiutare
questi Paesi a svilupparsi con nuove energie".
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