Linda Caglioni con un servizio per
Altreconomia su una famiglia marocchina che, dopo complesse e
costose procedure, è riuscita a riavere dalla Croazia il corpo
del figlio, Yasser, morto lungo Rotta balcanica nel 2020 in
circostanze poco chiare; e Giulia Bosetti ed Eleonora Tundo di
Presadiretta, Rai 3, con il viaggio-inchiesta sulle tecnologie
per il controllo delle frontiere al confine tra Bosnia e
Croazia, sono le vincitrici rispettivamente della Sezione Stampa
e della Sezione Immagini della prima edizione del Premio Rotta
Balcanica.
Il Premio è stato bandito dalla Fondazione Luchetta Ota
D'Angelo Hrovatin a 30 anni dal 28 gennaio 1994, quando a Mostar
Est Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota e Dario D'Angelo,
giornalisti della sede Rai di Trieste morirono colpiti da una
granata mentre giravano le riprese per un servizio sui bambini
senza nome.
La prima edizione, articolata in due giorni, è dedicata a
Trieste porta di accesso all'Europa della Rotta balcanica. I
vincitori del Premio Rotta Balcanica sono stati scelti da una
giuria presieduta dalla giornalista Maria Concetta Mattei. Il 27
e il 28 gennaio prossimi sono previsti al Teatro Miela
approfondimenti con, tra gli altri, Gianfranco Schiavone,
presidente ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà, Simone
Modugno, tra i finalisti del premio, e inviati come Azzurra
Meringolo (Rai), Nello Scavo (Avvenire), Barbara Schiavulli
(Radio Bullets), Lorenzo Tondo (The Guardian); moderatore sarà
Vittorio Di Trapani, presidente della Federazione Nazionale
della Stampa Italiana.
Saranno inoltre inaugurate mostre e proiettati film e
documentari sul tema della migrazione. Infine, il premio della
Fondazione va al regista Andrea Segre.
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