Costa quasi 20 milioni di euro e ha
lo scopo di dare più spazio alla didattica e trasferire i
laboratori presenti negli edifici esistenti in spazi moderni,
che includono 8 aule per una capienza di quasi 1.000 posti a
sedere, 70 laboratori, 60 uffici tra studi e openspace. E' il
nuovo Dipartimento di Medicina dell' Università di Udine, per il
quale si è svolta oggi la cerimonia di posa della prima pietra.
L'opera, che ospiterà i corsi di laurea in Medicina e
Chirurgia e delle Professioni sanitarie, sarà realizzata con il
contributo della Regione Fvg e del Ministero dell' Università e
della Ricerca, e il taglio del nastro è previsto a fine 2024. La
progettazione e la direzione lavori sono di Progetto CMR di
Milano; l'impresa aggiudicataria è la Icicoop di Ronchi dei
Legionari (Gorizia).
"La volontà di garantire spazi adeguati e all'avanguardia per
le attività scientifiche e didattiche del nostro Dipartimento di
medicina e la possibilità di accentrare tutti i corsi di laurea
in un unico edificio, ha portato alla progettazione di questa
nuova prestigiosa sede", ha sottolineato il rettore
dell'Università, Roberto Pinton. Questi ha aperto la cerimonia
affiancato da diverse autorità, tra cui l'assessore regionale
alla Salute Riccardo Riccardi, l'assessore Fvg a Lavoro,
Formazione, Istruzione, Ricerca Università Alessia Rosolen, il
sindaco di Udine Alberto De Toni.
La nuova sede per Rosolen "è un progetto che porta valore al
territorio, nato su iniziativa dell'ateneo che la Regione ha da
subito sostenuto. A completarlo sarà un nuovo studentato
destinato alla sola area medica per il quale, oltre alle
avanzate interlocuzioni ci sono già i fondi a disposizione". "È
una bella giornata frutto del punto di arrivo e di convergenza
di diversi attori istituzionali", ha rafforzato il sindaco De
Toni.
Il nuovo complesso è articolato in due edifici: il primo, su
due piani, destinato alle aule per la didattica e il secondo, su
tre piani, come sede dipartimentale e dei laboratori di ricerca.
L'intervento si colloca nell'ambito di un progetto che prevede
anche il recupero di una parte dell'attiguo ex convento dei
Capuccini (vecchia sede del Dipartimento) per destinarlo ad
attività di tipo residenziale universitario.
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