Il Pordenone Calcio ha revocato
l'istanza di concordato e si avvia verso il fallimento. Ad
annunciare gli sviluppi della vicenda è stato, in una nota, il
patron della formazione neroverde, Mauro Lovisa.
"Se l'iniziativa, peraltro legittima, della Procura della
Repubblica non si fosse incrociata con le scadenze per
l'iscrizione ai campionati e se i calciatori tesserati avessero
manifestato per tempo l'adesione alla proposta che avevo
formulato, per la definizione della loro posizione, forse
l'epilogo sarebbe stato diverso - incalza Lovisa - Mettendo
davanti ad altri interessi quelli del soddisfacimento dei
creditori e del mantenimento del titolo sportivo, ho iscritto la
società ai campionati giovanili ed ho insistito con gli avvocati
per valutare la praticabilità di una procedura di concordato
preventivo in continuità".
"A fronte di questi miei impegni, della mia volontà di
trovare una composizione il più possibile soddisfacente per
tutti, si è scatenata una campagna di ostracismo e di disprezzo
nei miei confronti espressa anche con inviti, affissi in varie
parti della città, a sbarazzarsi di Lovisa. Non ho mai preteso
riconoscenza ma non posso, tanto più ora, sopportare dileggio ed
offese. Mi sono pertanto determinato a chiedere ai legali, di
rinunciare alla domanda di concordato".
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