Un laboratorio di lettura e
scrittura creativa contro la marginalizzazione delle donne
detenute: è quanto l'associazione Conferenza per la salute
mentale nel mondo Franco Basaglia ha realizzato, con il sostengo
della Regione Fvg e la collaborazione di altri partner,
all'interno della sezione femminile della casa circondariale di
Trieste.
Dall'iniziativa "Cambiare Dentro/ Costruire Fuori", avviata a
maggio, è nata una pubblicazione che raccoglie i pensieri e le
riflessioni delle partecipanti. Pubblicazione che è stata
presentata oggi alla presenza del presidente del Garante
nazionale dei diritti delle persone private della libertà
personale, Mauro Palma.
"Si tratta di un'iniziativa meritoria molto positiva - ha
osservato il garante - l'area di socialità che ha la popolazione
femminile del carcere è una delle migliori nel Paese, perché è
attrezzata". Diverso per le sezioni maschili, che invece "non
hanno aree di effettiva socialità".
Nel suo complesso, ha concluso Palma, il carcere di Trieste
"risente fortemente di un sovraffollamento: ho trovato più di
200 persone con una capienza di 140. Inoltre in alcune parti si
nota una arretratezza della struttura che richiede urgenti
lavori. Sono favorevole a un carcere nella città, perché così si
mantiene la connessione, ma è chiaro che gli istituti in centro
richiedono oggi un riadattamento degli spazi che li rendano
adeguati all'idea attuale dell'esecuzione penale. Qui siamo un
po' distanti".
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