BOLOGNA - Nell'intero 2017 le immatricolazioni di autovetture in Italia toccheranno quota 1.970.000 unità con una crescita dell'8% sul 2016 mentre nel 2018 si arriverà a 2.048.000 per salire poi nel 2019 a 2.203.000 toccando il livello fisiologico per il mercato italiano in questa fase. Sono queste le previsioni presentate da Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, nella conferenza stampa sulle prospettive del mercato dell'auto in occasione della giornata stampa del 41/o Motor Show da domani al 10 dicembre alla fiera di Bologna.
A influire sulle vendite, però, nell'ultimo trimestre dell'anno si è inserito un cambiamento nella politica commerciale, limitato per ora ad alcuni marchi, ma con la possibilità di estendersi ad altri: puntare più sui margini che sul numero di auto immatricolate e di conseguenza allentare la pressione sul mercato esercitato con sconti, promozioni e km zero. Se a questo si aggiunge che la domanda di auto delle aziende nel secondo semestre dell'anno non potrà più beneficiare dei super ammortamenti che scadranno il 30 giugno si capisce - spiegano da Promotor - come il tasso di crescita previsto dal Centro Studi per il 2018 sia circa la metà di quello del 2017, cioè pari al 4%. Un rallentamento che però - secondo Quagliano - non si ripeterà nel 2019 quando il tasso di crescita tornerà ai livelli del 2017. Il mercato dell'auto sta infatti crescendo in tutto il mondo senza tregua (nel 2017 si toccherà un nuovo record di vendite di autovetture nel mondo a quota 73 milioni) e la domanda comincerà ad essere fortemente stimolata dall'avvento dell'auto a guida autonoma e dell'auto elettrica.
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