Violenza sessuale aggravata ai danni
di una collega di lavoro, detenzione di stupefacenti e
favoreggiamento personale. Sono le ipotesi di reato a carico di
un uomo, arrestato dalla polizia di Forlì e successivamente
posto agli arresti domiciliari. A carico dell'arrestato già
c'era una condanna per spaccio di stupefacenti e una denuncia
per violenza sessuale. Altre quattro persone, di età fra i 30 e
i 40 anni, risultano indagati per favoreggiamento personale.
Le indagini sono partite alla vigilia di Natale quando una
giovane donna ha denunciato di aver subito una violenza sessuale
da un collega di lavoro al termine di un pranzo. La vittima ha
fornito audio e messaggi ricevuti dall'autore subito dopo la
violenza. E' stato quindi attivato il Codice Rosso.
È emerso che la vittima aveva partecipato a un pranzo a casa
del suo datore di lavoro, nel forlivese, in cui erano presenti
altri colleghi. Durante il pasto aveva bevuto e un collega si
era offerto di accompagnarla a casa. L'uomo, invece, l'ha
portata a casa sua, fuori città, ha approfittato delle sue
condizioni e l'ha costretta a subire atti sessuali.
Le indagini si sono scontrate con un clima di ostilità e di
depistaggio messo in atto dall'autore con la complicità di amici
e colleghi di lavoro. L'indagato, infatti, saputo della
denuncia, li ha contattati, concordando le false dichiarazioni
da fornire alla polizia, che nel frattempo, però, registrava con
microspie quanto stava accadendo. Nel corso delle perquisizioni
sono stati trovati oltre 100 grammi di droga, tra marijuana,
cocaina, hashish, coltelli e un tirapugni.
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