Nei giorni scorsi li ha diretti
per celebrare il bicentenario della Nona Sinfonia di Beethoven
mentre il prossimo primo gennaio sarà ancora una volta, la
settima, per il tradizione Capodanno di Capodanno al
Musikverein: sono Riccardo Muti e i Wiener Phalharmoniker, un
sodalizio speciale iniziati nel 1971 e concretizzatosi in più di
500 incontri tra opere e concerti.
Il celebre direttore napoletano e quella che molti
considerano la più importante orchestra al mondo, saranno di
nuovo assieme l'11 maggio prossimo alle 21 per inaugurare la
35/a edizione di Ravenna Festival al Pala De André. Alla
manifestazione romagnola l'orchestra viennese mancava dal 2021
(due concerti quando ancora erano attivi i "protocolli Covid"),
ma la prima esibizione ravennate risale al 1992, mentre qualche
anno dopo, nel 1996, proprio a Ravenna i Wiener sarebbero scesi
in buca per la prima volta al di fuori del proprio teatro, per
l'opera Così fan tutte, primo tassello della trilogia Mozart-Da
Ponte poi portata a termine negli anni successivi. Il concerto
al Pala De André, gremito di oltre 3500 spettatori e già sold
out, vedrà Riccardo Muti impegnato in un programma composto da
due capolavori, di quelli capaci di mettere in luce al meglio le
peculiarità di quel suono unico, inconfondibilmente "viennese"
che contraddistingue questa straordinaria orchestra: la Sinfonia
N. 35 in re maggiore detta "Haffner" di Wolfgang Amadeus Mozart
e, a seguire, la Sinfonia N. 9 in do maggiore "La grande" di
Franz Schubert. Il sodalizio tra Riccardo Muti e il complesso, è
sottolineato dal presidente dell'Orchestra Daniel Froschauer che
non esita a riconoscere a Muti "un ruolo eccezionale nella
storia dei Wiener" e come egli "con il suo lavoro ne abbia
plasmato in modo unico il repertorio e il suono"; dall'altra,
Riccardo Muti (che ne è anche Membro onorario) ha ribadito in
più occasioni "di aver imparato molto dai Wiener: il senso del
fraseggio, il timbro, il colore, la cultura mitteleuropea, un
tipo di suono che unito alla mia cultura italiana costituisce
quella combinazione che ho sempre cercato di trasmettere a tutte
le orchestre che ho diretto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA