Una mostra su Amintore Fanfani pittore, nel 25/o anniversario della morte, sarà inaugurata il 10 maggio (ore 17) nelle sale espositive di Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo a Bologna, e sarà visitabile ad ingresso libero dal giorno successivo al 16 giugno. 'Uno stile ancora attuale' è il titolo dell'esposizione: grazie alla disponibilità di Fiorenzo Silvestri, cultore d'arte e appassionato collezionista di opere fanfaniane, e della stessa famiglia, è stato possibile creare un percorso dagli esordi fino agli anni Novanta, con tappe fondamentali come il soggiorno a New York nel 1965, che provocò nel pensiero e nella formulazione artistica di Fanfani la percezione di una "forma pura" che poi non abbandonò più.
Fanfani - segretario Dc, cinque volte presidente del Senato, sei volte presidente del Consiglio, per nove volte ministro - fu protagonista di mostre importanti tra il 1970 e il '75 a Firenze, Roma, Beirut, Livorno; dopo il '77 molte altre furono le mostre personali, da Ginevra a Berlino, da Vienna a Lubiana, da Venezia a Caracas, a Los Angeles. In occasione del 750/o anniversario della morte di San Francesco prese parte ad una celebre collettiva organizzata ad Assisi. Dal 1975 ebbe poi inizio una fase diversa, dovuta ad un nuovo soggiorno in Estremo Oriente, tra Cina e Giappone, che lasciò segni importanti nei suoi dipinti. "Partendo dall'uomo di cultura, che ha sempre dimostrato di essere, Fanfani non è stato un artista dilettante e non dipingeva per hobby, ma per l'esigenza di 'fare qualcosa di necessario'", scriveva lo storico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti, che conobbe Fanfani quando ancora era molto giovane.
"La caratteristica fondamentale dei suoi dipinti - aggiungeva - è quella di essere in ogni caso espressione di un'indagine interiore, che porta alla contemplazione del reale in immagini 'aderenti' all'oggettività".
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