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Strage di Suviana: recuperata una seconda 'scatola nera'

Strage di Suviana: recuperata una seconda 'scatola nera'

Sistema 'Scada' dell'altro gruppo consegnato agli inquirenti

BOLOGNA, 16 aprile 2024, 19:34

Redazione ANSA

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© ANSA/Michele Lapini

È stata recuperata e consegnata agli inquirenti la seconda 'scatola nera' della centrale idroelettrica di Bargi, sul bacino di Suviana nel Bolognese. A una settimana dall'incidente, costato la vita a 7 operai, dai piani sotterranei, è stato estratto il dispositivo Scada del gruppo uno, già collaudato. Aiuterà a chiarire cosa è andato storto nel secondo gruppo di produzione, quello che si stava collaudando martedì e che è esploso. In base a quanto si apprende, la seconda scatola nera è stata trovata a livello -6, insieme all'altra è già in possesso della Procura e sarà analizzata dagli specialisti del pool investigativo.

 

Una settimana fa il disastro. Sette vite spezzate alla centrale idroelettrica di Bargi, nel lago di Suviana sull'Appennino bolognese, da un'esplosione sommersa. Oggi è il giorno del dolore e del raccoglimento, coi primi funerali delle vittime, mentre comincia a prendere corpo l'inchiesta che dovrà far luce sulle cause e sui responsabili. A Suviana intanto si cerca di capire come procedere per svuotare la centrale. Un condominio a testa in giù che il lago sta inghiottendo sempre di più, pezzo dopo pezzo e tre lavoratori lottano ancora fra la vita e la morte.

"Era un giovane al quale ti affezionavi, con cui entravi subito in sintonia. Era un ragazzo dai modi gentili e affabile con un temperamento mite. Il suo pilastro: la famiglia". Vincenzo Franchina, 35 anni, papà da appena tre mesi, viene ricordato così nell'omelia dei suoi funerali a Sinagra (Messina), il suo paese di origine. Don Pietro Pizzuto ne aveva celebrato le nozze con la moglie Enza poco più di un anno fa. Oggi gli è toccato il compito di accompagnare familiari e amici nel giorno più triste che si possa immaginare. Una persona perbene nel ricordo di tutti, orgoglioso del proprio lavoro ma anche profondamente nostalgico della sua terra. La chiesa gremita dentro e fuori. Così come quella a San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto, dove è stato dato l'ultimo saluto a Mario Pisani, la vittima più anziana di Bargi, 73 anni, ex Enel che aveva aperto una srl di consulenza. Lacrime e applausi per lui, nonno di cinque nipoti. Tre corone di fiori anche con le condoglianze di Enel Green Power.

Nei prossimi giorni si svolgeranno anche i funerali delle altre cinque vittime.

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