Assoluzione, perché il fatto non sussiste, nei confronti dei vertici della Alcar Uno di Castelnuovo Rangone, azienda colosso delle carni modenese, finiti davanti al giudice in seguito ad un'inchiesta della Guardia di Finanza del 2017 dove si ipotizzava il reato di dichiarazione infedele in relazione all'evasione di imposte che, secondo la procura, era stata realizzata vendendo 'in nero' milioni di pezzi di suino ogni anno.
Assolti il patron Sante Levoni ed il figlio Luca, rappresentati in aula dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Alain Dell'Osso. Nel 2019 il gip di Modena aveva ordinato il sequestro preventivo della somma complessiva di 13 milioni e 158mila euro, somma che ora verrà interamente restituita. Come spiegano i legali Zaccaria e Dell'Osso, "la società si è difesa fin dal primo momento evidenziando l'erroneità dell'interpretazione che i verificatori davano alle scritture di magazzino, offrendo pure la massima collaborazione per la loro corretta lettura: tutti i pezzi di suino che entravano all'interno dei magazzini dell'azienda venivano infatti tracciati (anche per ragioni sanitarie) e registrati". Questa mattina in tribunale a Modena l'assoluzione con formula piena nel processo di primo grado.
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