/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Zuppi: continuiamo a ripudiare la guerra ovunque

Zuppi: continuiamo a ripudiare la guerra ovunque

Il cardinale alla marcia per la pace di Bologna

BOLOGNA, 01 gennaio 2023, 19:05

Redazione ANSA

ANSACheck

Iran: marcia della Pace a Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Iran: marcia della Pace a Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA
Iran: marcia della Pace a Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Oggi è una giornata importante perché 75 anni fa entrava in vigore la nostra Costituzione che ripudia la guerra". Ha esordito così il presidente della Cei, cardinal Matteo Zuppi, nel suo breve discorso dal palco di piazza Nettuno per la marcia della pace, circa 3.000 persone che percorrono il centro con fiaccole e bandiere.
    "Dobbiamo continuare a ripudiare la guerra, ovunque e da tutte le parti del mondo - ha detto il vescovo - e pensare a dar e forza a tutti gli strumenti sovranazionali". Zuppi ha ricordato anche le parole di Benedetto XVI e la sua definizione, durante la prima guerra mondiale, di "inutile strage". "Chiedeva un'entità sovranazionale che risolvesse i conflitti. Invece siamo andati indietro, anche dopo la consapevolezza della seconda guerra mondiale. Dobbiamo cercare di fare tutto il possibile per risolvere tutti i conflitti. Il rischio è che la guerra si eternizzi, ci sono delle guerre che non sappiamo più quando sono iniziate. In Somalia è dal 1992 che c'è la guerra".
    "La pace è l'unica parte, altrimenti tutto è contro. Non abituiamoci alla guerra. Nel 1923 nasceva un signore che si chiamava don Lorenzo Milani e a Barbiana c'è ancora la scritta 'I care'. Continuiamo a dire: non ce ne freghiamo, ma continuiamo a interessarci".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza