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Sciopero taxi: a Bologna non sono previsti altri scioperi

Sciopero taxi: a Bologna non sono previsti altri scioperi

Farnè (Cotabo): "Ora confidiamo nella mediazione con politica"

BOLOGNA, 06 luglio 2022, 18:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Non sono previsti altri scioperi dopo quelli di questi due giorni, ora confidiamo in un dialogo tra i sindacati e la politica. Gli scambi fin qui intrapresi ci soddisfano, ma restiamo sull'attenti: laddove non fosse possibile stralciare l'articolo 10 del Ddl Concorrenza, chiediamo che sia riscritto integralmente". Lo ha detto all' ANSA il vicepresidente della società società cooperativa bolognese addetta al servizio taxi Cotabo, Andrea Farnè, commentando i risultati ottenuti dopo due giorni di sciopero nazionale dei taxi, dal 5 al 7 luglio. Scioperi che, nelle principali città, hanno ottenuto un'adesione superiore al 90%.
    "Pensiamo che un confronto con il governo sia possibile - ha aggiunto il presidente di Cotabo Riccardo Carboni - fermo restando che quello dei taxi è un servizio pubblico essenziale che in quanto tale deve essere regolato dalle norme del pubblico e non del libero mercato".
    A suscitare le proteste sono infatti i due passaggi dell'articolo 10 del Ddl Concorrenza che liberalizzano il mercato del trasporto pubblico non di linea (taxi e Ncc), da una parte delegando al governo centrale e non più alle Regioni la gestione del servizio sul territorio, dall'altra aprendo alla concorrenza con servizi di noleggio con conducente gestiti tramite app, alla stregua di Uber e Lyft. "Tra le altre cose chiediamo che venga fatta una differenziazione tra le cooperative radiotaxi, che svolgono attività aggregative portando anche valore al territorio e le piattaforme multinazionali la cui attività principale è invece quella dell'intermediazione", ha precisato Andrea Farnè.
    E poi, per Carboni, "il servizio deve restare operativo in ambito locale e non essere delegato al governo centrale, perché ogni territorio ha le sue peculiarità". "Abbiamo il sostegno della Regione Emilia-Romagna nella persona dell'assessore ai Trasporti Andrea Corsini - ha concluso il presidente Cotabo - siamo convinti che il modello dell'Emilia-Romagna sia tutto sommato efficiente, seppur migliorabile. Non bisogna buttare via le esperienze positive e bisogna continuare ad avere un servizio regolato che sia integrato rispetto al resto dei servizi di trasporto pubblico. Ora attendiamo l'apertura di un tavolo tecnico".
   

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