I laureati in discipline
scientifiche Stem (Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica)
presentano, a cinque anni dal titolo, buone performance alla
prova del mercato del lavoro, ma con profonde differenze di
genere che vedono le donne risentire di un più contenuto tasso
di occupazione e retribuzioni inferiori rispetto agli uomini. Lo
rileva il Rapporto 2018 sulla condizione occupazionale dei
laureati elaborato dal Consorzio interuniversitario Almalaurea.
Il tasso di occupazione dei laureati Stem è pari all'89,3%
(+4,1 rispetto ai non Stem): tra gli uomini è pari al 92,5%,
contro l'85% delle donne, con le migliori performance nei gruppi
economico-statistico (94,8%) e ingegneria (94,6%). Il lavoro
autonomo riguarda il 20,4% (22,8% per i non Stem) e raggiunge il
50,3% tra i laureati in architettura. I contratti a tempo
indeterminato caratterizzano invece il 55,6% degli occupati Stem
(46,4% non Stem), ma con significative differenze di genere: tra
gli Stem, 62,5% contro 45,1% per uomini e donne.
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