Un viaggio tra sacro e profano,
colto e popolare che dalla monodia medievale al Rinascimento
arriva, passando per Mozart e l'Ottocento, alle sonorità dei
canti tradizionali e al repertorio afroamericano. E' quello che
ha proposto oggi in concerto, nella casa circondariale di
Bologna, il Coro Papageno, composto da detenuti del carcere
della Dozza per realizzare un progetto voluto da Claudio Abbado
nel 2011 e diretto da Michele Napolitano. Tra il pubblico, oltre
100 persone nella Chiesa Nuova del carcere, anche familiari e
amici dei coristi.
"Per loro è un momento importante - dice Alessandra Abbado,
presidente dell'Associazione Mozart14, che ne coordina e
sostiene l'attività - durante il quale dimostrare il percorso
umano e artistico compiuto durante l'anno, un momento in cui
dimenticare e far dimenticare la condizione di detenuti per
essere 'solo' uomini e donne che fanno musica insieme. E' un
impegno che però comporta sforzi e fatiche nella continua
ricerca del sostegno economico necessario".
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