La Procura ha aperto un fascicolo
per istigazione o aiuto al suicidio per il caso di Domenico
D'Amato, rapper noto come DomeDama, scomparso da inizio marzo da
Molinella, nel Bolognese. Lo riferisce l'avvocato Barbara
Iannuccelli, che assiste la famiglia del 27enne.
Secondo il legale il reato iscritto sarebbe stato commesso a
Fontanelice il 2 marzo 2017 e questo, afferma, significa che "la
Comunità il Sorriso di Fontanelice viene ritenuta la prima
responsabile della scomparsa di Domenico", in quanto "al momento
della scomparsa non ha avvisato nessuno, né i familiari né le
forze dell'ordine, nonostante Domenico si fosse allontanato
lasciando lì tutti i suoi effetti personali".
Il caso era stato inizialmente archiviato senza ipotizzare
reati. Le indagini sono state delegate ai Carabinieri del nucleo
investigativo di Bologna e sarebbero in corso accertamenti su un
telefono ritrovato e sulla scheda intestata a D'Amato, ancora
attiva.
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