Una delle quattro persone arrestate
in Marocco dopo il ritrovamento della tela del Guercino rubata a
Modena nell'agosto del 2014, dalla chiesa di San Vincenzo, era
stata 'censita' precedentemente al furto proprio nella città
emiliana, e anche a Bologna. Si tratta di un cittadino
marocchino tra i 30 ed i 40 anni. Dunque non si può escludere
che proprio a Modena l'uomo vivesse e che abbia ricoperto il
ruolo di basista. L'indiscrezione emerge dalle indagini che i
carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale stanno
conducendo a seguito del ritrovamento, il mese scorso vicino a
Casablanca, dell'opera 'Madonna coi Santi Evangelista e Gregorio
Taumaturgo'.
Intanto la procura di Modena è pronta a chiedere una
rogatoria internazionale per riavere la tela, che è stata
seriamente danneggiata a causa del furto. Bisogna però tenere
conto che il diritto internazionale non prevede l'obbligo di
restituzione, se non per furti avvenuti in periodo di guerra.
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