Venticinque persone, tra cui l'ex
primario di Otorinolaringoiatria degli Infermi di Rimini, cinque
dirigenti Ausl, un medico e cinque impiegati, sono indagate con
l'accusa di frode nelle pubbliche forniture. All'ex primario,
Vincenzo Calabrese, ora in servizio in un ospedale siciliano, è
contestato anche il falso. Secondo la Gdf, scrive la stampa
locale, avrebbe certificato la presenza in sala operatoria
quando in realtà non c'era.
L'indagine partì nel 2012 in controlli delle "fiamme gialle"
sulle spese della sanità pubblica. Nello stesso periodo l'AUsl
aveva presentato in procura un esposto nel sospetto che il
medico si facesse risultare presente quando era assente. I
finanzieri scoprirono che in tre anni erano stati ordinati
apparecchi acustici, pagati dall'Ausl, per un milione e mezzo di
euro, senza che i pazienti cui venivano consegnati ne avessero
necessità. Per l'accusa, l'ex primario forniva la documentazione
per far avere l'apparecchio ai pazienti, indispensabile per
liquidare le fatture.
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