Il Gup Mirko Margiocco ha rinviato
a giudizio un maresciallo dei carabinieri accusato dalla Procura
di Bologna della cancellazione di file audio di intercettazioni
relative alle indagini sulla Faac, multinazionale dei cancelli
automatici lasciata da Michelangelo Manini in eredità
all'arcidiocesi della città emiliana.
Per il militare, difeso dall'avvocato Aldo Savoi Colombis, la
prima udienza è stata fissata a giugno. Risponde di
danneggiamento informatico e accesso abusivo a sistema
informatico. Le intercettazioni cancellate - non ci fu danno
perché gli audio erano salvati anche su altri supporti - erano
state disposte nell'ambito dell'inchiesta per tentata estorsione
ai danni della curia, conclusa con l'archiviazione per quattro
legali di familiari di Manini. All'epoca era infatti aperta una
causa civile tra i parenti e l'arcidiocesi, con il compendio
ereditario sottoposto a sequestro. La Procura era rappresentata
in udienza dal Pm Augusto Borghini.
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