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Parmalat: Cassazione conferma le condanne per il disastroso crac - Dagli archivi dell'ANSA

Parmalat

Parmalat: Cassazione conferma le condanne per il disastroso crac - Dagli archivi dell'ANSA

ROMA, 07 marzo 2014, 17:34

di Margherita Nanetti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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>>>ANSA/ Parmalat: Cassazione conferma condanne disastroso crac
Lieve sconto a Tanzi. Tonna ottiene rinvio per ricalcolo pena
(di Margherita Nanetti)
Quasi undici anni dopo il disastroso
crac della Parmalat nel 2003 - una voragine da 14 miliardi di
euro, definita dai magistrati "la piu' grande fabbrica di debiti
del capitalismo europeo", con 38mila risparmiatori truffati - la
Cassazione, con un verdetto che ricalca quasi del tutto quello
d'appello, ha confermato le condanne per il 'patron' Calisto
Tanzi, il fratello Giovanni e il commercialista Silingardi con
uno 'sconto' di pochi mesi per la prescrizione dell'accusa di
associazione a delinquere. Guadagna lo sconto, di cinque mesi,
anche Fausto Tonna, l'ex braccio destro di Tanzi: ma Tonna e'
anche l'unico ad ottenere il rinvio alla Corte di Appello di
Bologna che dovra' rivedere, probabilmente al ribasso, il suo
"trattamento sanzionatorio", cioe' la pena, forse per dare
maggior riconoscimento alla collaborazione prestata alle
indagini sulla galassia delle 300 societa' satelliti del gruppo
di Collecchio.
Per Tanzi, che ha compiuto da poco 75 anni, la condanna
finale e' di 17 anni e cinque mesi. La sta gia' scontando in
detenzione ospedaliera a Parma. A lui e a tutti gli altri 12
coimputati saranno tuttavia concessi tre anni di indulto, varato
dal Parlamento nel 2006. Tonna aveva nove anni, 11 mesi e dieci
giorni ai quali vanno sottratti i cinque mesi piu' il 'bonus' che
gli vorranno concedere i giudici d'appello. Per Giovanni Tanzi
la condanna, comunque pesante, si riduce a 10 anni e due mesi.
Silingardi matura - con sconto di 5 mesi - 5 anni e nove mesi.
Soddisfatte quasi del tutto, eccetto il ricalcolo per Tonna e
lo sconto prescrizione, le richieste del sostituto procuratore
generale della Cassazione Pietro Gaeta - uomo di punta della
Procura - che aveva svolto una requisitoria di otto ore e passa,
articolata in oltre 400 pagine di appunti chiedendo la conferma
del verdetto emesso dalla Corte di Appello di Bologna il 23
aprile del 2012. In base alla ricostruzione dei giudici,
l'associazione a delinquere diretta da Tanzi assume questa
caratteristica fin dalla sua quotazione in borsa, il primo
gennaio 1989, quando fa il suo ingresso appesantita da 300
miliardi di debiti. Un fardello che non verra' mai smaltito.
Piuttosto mimetizzato, con la complicita' anche delle banche. Le
uniche che con circa cento milioni di euro hanno finora
risarcito, solo in parte, l'esercito dei truffati che ha
investito 600 milioni di euro in titoli tossici.
La sentenza della Cassazione aggredira' i patrimoni degli
imputati piu' facoltosi, anche Davide Fratta e Giuliano Panizzi,
prescritti dalla bancarotta in appello. Fonti legali rivelano
che a Panizzi dovrebbero gia' essere stati sequestrati beni per
sei milioni di euro. Ed e' reale il rischio carcere per chi ha
condanne non estinte dall'indulto e superiori ai tre anni.
Alcuni potranno chiedere l'affidamento ai servizi sociali, altri
la detenzione domiciliare in base alla legge Severino.
In attesa di conoscere le motivazioni del verdetto della
Suprema Corte - emesso dalla Quinta sezione penale - fonti
vicine alla difesa di Sergio Erede, il piu' noto degli avvocati
d'affari della finanza italiana, condannato a un anno di
reclusione, definiscono la sentenza "sorprendente". "Non fosse
altro perche' - proseguono le stesse fonti - l'avvocato aveva
lasciato, quasi tre anni prima della dichiarazione di fallimento
della societa', il Cda di Parmalat Finanziaria, dove sedeva in
qualita' di consigliere indipendente e senza alcun ruolo
esecutivo. La totale tranquillita' circa la correttezza del
proprio operato, aveva determinato l'avvocato Erede a rinunciare
alla prescrizione quando avrebbe potuto avvalersene". Secondo
quanto si e' inoltre appreso dall'entourage di Erede, che non ha
rilasciato dichiarazioni, dovrebbero essere sospese e non
applicate nei suoi confronti le pene accessorie interdittive.
Con lui, era stato inflessibile il Pg Gaeta rilevando come a
un uomo della "statura professionale" di Erede sia richiesta
"una diligenza diversa e maggiore di quella che ci si aspetta da
un uomo medio".
Le motivazioni del verdetto - che sara' supervisionato dal
presidente del collegio Giuliana Ferrua - saranno estese dai
consiglieri relatori Paolo Oldi e Giuseppe De Marzo. Potrebbe
volerci piu' di un mese. Hanno preso parte alla decisione anche i
consiglieri Carlo Zaza e Ferdinando Lignola.
Per quanto riguarda le condanne degli altri nove coimputati,
la Suprema Corte ha confermato quella a 7 anni e 8 mesi per l'ex
direttore marketing della multinazionale di Collecchio Domenico
Barili, quella a 4 anni e dieci mesi per Giovanni Bonici, numero
uno di Parmalat Venezuela ed ex amministratore di Bonlat, la
societa' 'cassonetto' di Parmalat. Le altre sono per dirigenti,
sindaci e membri del Cda. Fabio Branchi, commercialista di
Tanzi, deve scontare 4 anni, 10 mesi e 10 giorni. Enrico
Barachini, 4 anni. Rosario Lucio Calogero, commercialista e
primo 'certificatore' in Italia, 4 anni e 7 mesi. Paolo Sciume' 5
anni e tre mesi. Camillo Florini 4 anni e un mese. Mario Mitti
tre anni e sei mesi. Tutti devono rispondere in solido per
risarcire i risparmiatori truffati, insieme ai due imputati
prescritti in appello Fratta e Panizzi.

NM
07-MAR-14 20:58 NNNN

 

 

 

 

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