(ANSA) - TEL ZAFIT, 9 LUG - Tremila anni dopo l'epica sfida
col pastore israelita Davide la citta' del gigante filisteo
Golia, Gat, torna alla luce. Per il 21/mo anno consecutivo una
squadra di archeologi guidati dal prof. Aren Maeir della
Universita' Bar Ilan di Tel Aviv riporta alla luce a Tel Zafit
(fra Gerusalemme e Ashqelon) i resti di una localita' abitata
per cinquemila anni consecutivi, dall'era del bronzo in poi.
In una natura rimasta incontaminata per miracolo, non e'
difficile ricostruire anche oggi il tragitto possibilmente
percorso da Golia. Sceso dal Tel (la maestosa collina di Gat che
nel decimo secolo a.C. dominava militarmente la zona) usci' da
un possente ingresso fortificato - i cui resti sono stati
scoperti proprio nella scorsa stagione di scavi - e supero' il
letto di un fiume. Piego' poi a destra nella valle (tuttora ben
visibile) dedicata alla divinita' Elah e punto' verso le colline
antistanti Gerusalemme. A quindici chilometri da la' era atteso
da Davide. ''Gat era allora la citta' principale - spiega Maeir
- piu' vasta di Gerusalemme di almeno otto-dieci volte''.
Cosa dice l'archeologia del drammatico duello fra Davide e
Golia ? E' un mito, o trova conferme ? ''Il nostro compito non
e' quello di confermare o di contraddire la Bibbia'' replica.
''Possiamo solo sforzarci di offrire il 'colore', di aggiungere
'carne' al racconto biblico''. In un coccio trovato una decina
di anni fa sul Tel di Gat erano tracciati in lettere arcaiche
due nomi filistei, di certo non semiti: 'Alwat' e 'Walat'.
''Come dico sempre - precisa lo studioso, con un largo sorriso -
non abbiamo trovato proprio la ciotola dei corn flakes di Golia
(Goliath, in ebraico), ma quella dei cugini''.
Mentre accompagna fra le rovine il cronista dell'Ansa, le
scoperte proseguono. Una volontaria ha appena trovato una spilla
di rame che forse serviva da fermaglio di una tunica. Dal micro,
al macro: attorno al Tel si distingue ancora un vallo che
circonda Gat su 360 gradi. ''Lo appronto' nell' 830 a.C Hazael
re di Damasco, quando strinse d'assedio Gat, allora il regno
piu' importante in questa zona. La popolazione fu stremata dalla
fame. Dopo la resa, la citta' fu arsa. La sua tecnica militare
ricorda quella utilizzata da Giulio Cesare contro i Galli ad
Alesia. Ma la precedette di otto secoli''. Nel 1099 d.C, sulle
rovine di Gat, i Crociati eressero un posto di avvistamento che
chiamarono 'Alba Specula' o 'Blanche Guarde'.
Nei giorni nitidi, lo sguardo arriva quasi fino alla costa di
Gaza. Gat, Gaza, Ashqelon, Ashdod ed Ekron erano - all'epoca
della Bibbia - le principali citta' filistee, in lotta perpetua
con gli israeliti, che invece vivevano sulle colline. ''Si
combattevano, eppure si frequentavano. Lo dimostrano i due
matrimoni di Sansone con donne filistee, e lo confermano reperti
sul terreno. In un certo senso erano un po' come gli israeliani
e i palestinesi oggi''. Sansone mori' a Gaza, sepolto nelle
rovine di un Tempio filisteo: le piacerebbe scavare anche la' ?
Maeir sospira: ''Temo non sia tanto fattibile. A Gaza si e'
costruito molto, sarebbe difficile trovare reperti''. Possiamo
dire che i palestinesi sono i filistei dei nostri giorni ? ''Dal
punto di vista culturale, no. I filistei venivano da Cipro,
dalla Grecia e dall'Anatolia. Furono spazzati via da
Nabuccodonosor, ma di loro rimase impresso il nome sulle terre
che avevano popolato''; un nome che sarebbe stato tramandato nei
secoli dai testi greci e romani. ''Un po' come avvenne a
Manhattan - conclude.- Il nome e' rimasto, ma di indiani la' non
ce ne sono proprio piu'.
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