La Soprintendenza Archeologia,
Belle arti e Paesaggio di Verona ha presentato a Negrar la
conclusione della prima parte degli scavi eseguiti a Villa dei
Mosaici che hanno permesso di riportare alla luce mosaici
pavimentali di una villa romana databile in tarda età imperiale
(fine III-IV sec. d.C.).
I primi ritrovamenti risalgono al 1885, e successivamente
agli scavi del 1922. Ora si sono conclusi quelli nell'area di
2.000 metri in una proprietà agricola privata. Con l'inizio di
settembre gli archeologi provvederanno con le ricerche in un
lotto agricolo confinante, di 1.500 metri di superficie.
"Il completamento degli scavi stratigrafici estensivi è
previsto entro la fine dell'anno - spiega il Soprintendente
Vincenzo Tinè - e i primi interventi conservativi rivestono
carattere di priorità". Allo stato attuale delle conoscenze è
stato riscontrato come gran parte delle strutture sia stata
edificata probabilmente dopo gli inizi del IV sec.; è tuttora
oggetto di di approfondimenti e di studio la sequenza
stratigrafica relativa sia a precedenti strutturazioni
dell'insediamento di cui sono emerse prove evidenti, come pure
alle fasi di abbandono, spoliazione e frequentazione
tardonatica-altomedievale, con un parziale riutilizzo degli
ambienti, la realizzazione di focolari e di strutture sostenute
da pali di legno.
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