E' stato acceso a Gubbio l'albero
di Natale più grande del mondo che per questa sua 41/a edizione
ha avuto l'Avis, Associazione volontari italiani del sangue,
come testimonial, con il presidente nazionale, Gianpietro
Briola. "Abbiamo ritenuto importante riconoscere pubblicamente
il grande sforzo messo in campo da Avis negli ultimi due anni
per fronteggiare il virus", ha spiegato il presidente del
comitato degli "Alberaioli", Giacomo Fumanti. Nel corso della
cerimonia il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, ha
osservato che "l'accensione quest'anno ci fa alzare lo sguardo
verso motivi ulteriori di ripresa. In cima all'albero - ha
quindi sottolineato - c'è la basilica del santo patrono Ubaldo,
che ci ricorda che se siamo insieme, uniti, possiamo
attraversare qualsiasi tribolazione". "Questa è veramente una
serata magica", ha commentato la presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei. "Nella nostra regione in questo momento
- ha detto, fra l'altro - si accende il Natale, che poi sarà
declinato in moltissime altre località della nostra bella
Umbria". L'Albero, che nel 1991 è entrato nel Guinnes dei
primati, è alto oltre 650 metri ed è costituito da più di 250
punti luminosi di colore verde che ne delineano la sagoma sul
monte Ingino. Alla sommità è installata una stella della
superficie di circa 1.000 metri quadri disegnata da oltre 200
punti luminosi. Resterà acceso dal tramonto a tarda notte per
tutto il periodo natalizio, fino al week end successivo al 6
gennaio.
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