Apre al pubblico sabato 26 giugno,
alle 16, a Città di Castello, il Museo malacologico "Malakos",
che ospita la collezione privata di conchiglie più grande
d'Europa, secondo quanto riferisce il Comune tifernate, fruibile
per tutti dal portale di Research Gate.
Il museo "Malakos", presso Villa Cappelletti nel complesso del
Centro delle tradizioni popolari "Livio Dalla Ragione", si
compone di 40 teche, disposte come in un viaggio esplorativo del
mondo attraverso migliaia di conchiglie di tutti i mari.
Malakos ospita al suo interno anche un'imponente barriera
corallina, ricostruita da materiali di un sequestro del Corpo
forestale dello Stato. Il visitatore viene introdotto in un
percorso sensoriale in grado di ricostruire l'habitat naturale
dei luoghi da dove provengono le conchiglie e gli altri
esemplari marini o di acqua dolce: il rumore delle onde del
mare, l'acqua che sbatte contro gli scogli e i profumi della
macchia mediterranea o di località dei tropici. L'idea di questo
museo malacologico, è nata nel 2005 quando Gianluigi Bini, 70
anni, biologo fiorentino trapiantato da oltre 20 anni a Città di
Castello, ha iniziato a progettare assieme alla moglie Wanna
un'esposizione di tutte le conchiglie raccolte nella sua
decennale esplorazione dei fondali marini a bordo di navi
oceanografiche. Il Comune di Città di Castello - spiega una nota
dell'ente - ha fin da subito creduto in questo progetto,
affidandogli parte di Villa Capelletti, per sviluppare un vero
centro di educazione ambientale aperto a tutti. Sono poi
arrivate altre donazioni da parte di privati. "Il rinnovato polo
scientifico-museale rappresenta una vera e propria perla nel
panorama mondiale di un settore che interessa non solo studiosi
ed addetti ai lavori, ma scuole, famiglie, turisti", hanno
affermato il sindaco Luciano Bacchetta e l'assessore alla
Cultura Vincenzo Tonafelli.
Il polo scientifico "Malakos" è aperto al pubblico dal martedì
al venerdì: 10-12,30 e 15-17, il week-end e festivi fino alle
18. Chiuso il lunedì.
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